cosa dice la stampa di noi
Estratto PUBBLICATO SUL QUOTIDIANO ONLINE DELL'ABRUZZO" PRIMA DA NOI" IL 13/03/2013
LA SCOPERTA
CITTA’ SANT’ANGELO. Se tra i
più è noto che l’Impero Romano è bello che
seppellito, non molti sanno che i
‘discendenti’ degli imperatori che hanno
fatto la storia d’Oriente e Occidente
esistono ancora e sono sparpagliati per il
mondo. Anche l’Abruzzo può vantare il suo.
Il principe (dell’Impero della corona di
Marziano II Lavarello Lascaris Paleologo
Basileo di Costantinopoli) vive a Città
Sant’Angelo e da poco ha dichiarato urbi et
orbi di essere diventato proprietario
«esclusivo», , dell’ordine
imperiale costantiniano Angelico Della
Milizia Aurata d’Oriente «con lo jus imperi,
jus majestatis, jus honorum, e tutte le
prerogative e titoli ad esso pertinente già
di Marziano II morto senza eredi nel 1992».
Tutto vero. Anzi tutto ufficiale, con il
crisma della gazzetta delle leggi abruzzese,
il Bura, che riporta la dichiarazione
autografa.
Sul bollettino «sua altezza reale e
Serenissima» Leonardo Salomone dà notizia di
aver acquistato, a decorrere dal 28 gennaio
2011 il pieno ed
esclusivo possesso dell’ordine imperiale.
IL PRINCIPE DELLA PORTA
ACCANTO
Il principe ha 53 anni, è originario da
Charleroi (Belgio) ed è un artista. Vive a
città Sant’Angelo in una abitazione che è
passata inosservata, fino ad ora.
Probabilmente ha più titoli nobiliari che
castelli: oltre ad essere principe del Sacro
romano impero d'oriente, è VI Principe della
Torre, Principe d'Oriente, Duca di Lemnos,
Duca di Sogane, III Marchese di San
Ferdinando. E forse molto altro.
Sul Web, un sito di arte gli dedica una
pagina con tanto di biografia e una sua
opera (una pittura dal titolo ‘Principe
sovrano dell'ordine dei cavalieri
d'oriente’. Praticamente un autoritratto).
Nella biografia si racconta che negli anni
70 ha frequentato l'accademia delle Belle
Arti di Charleroi per 5 anni, poi ha
lavorato in India con un istituto di cultura
«dove ha collaborato alla creazione di basso
rilievi e statue religiose per un museo di
New Delhi e per vari templi nel mondo».
Ama gli acquarelli, la pittura ad olio e la
scultura di creta ma è anche specializzato
in «disegni araldici computerizzati su
richiesta anche stemmi araldici in olii su
tela». Un artista forse conosciuto, di certo
sconosciuto in Abruzzo come principe, almeno
fino ad oggi, ma riconosciuto dalla legge
come legittimo proprietario di quell’ordine
lì.
CAVALIERI ANTICHI
Ma cos’è questo Ordine Sacro Imperiale
Militare Nemantico Angelico Aurato
Costantiniano di cui oggi il principe di
Città Sant’Angelo è divenuto proprietario
esclusivo? Sempre la Rete arriva in soccorso
e sul sito ufficiale si legge che si tratta
del «più antico ordine cavalleresco
esistente. Fu istituito dall'Imperatore San
Costantino Flavio Giulio Valerio nell'anno
312 d.C»
IL SACRO ROMANO IMPERO
Il suo nome compare invece in un altro sito,
quello dell’ Ordine Sovrano Dei Cavalieri
D'Oriente dove si spiega che «il 21 giugno
dell’anno 1998, dopo la morte del suo
predecessore avvenuta l'anno precedente»
prende in mano l’Impero «Sua Altezza
Imperiale, Reale e
Serenissima Leonardo Salomone Navarra Flavio
guiscardo della Torre di Bretagna Armorica»
Dal 1997 l'Ordine ha adottato lo stemma
Imperiale della Realcasa d'oriente ossia
quello dalla Casata dei Principi Salomone.
«Questo decreto», si legge ancora, «è stato
legalizzato a Londra dal primo segretario di
stato di Sua Maestà la regina del Regno
Unito e dell’Irlanda del nord con il
protocollo numero H037639 rilasciato in data
17 giugno 2002».
Storie da libri di storia o trovate geniali
per appendersi al collo qualche medaglia.
Ora però anche la legge riconosce il
principe d’Abruzzo.
Alessandra Lotti
Letture 33993
Intervista a S. A. R. I. Leonardo I° della Real ed Imperiale Casa Salomone PUBBLICATO SU CONSUL PRESS- SETT.OTT 2010
Dopo svariati tentavi sono riuscito ad ottenere una intervista esclusiva con Sua Altezza Reale
Leonardo I° della Casata Salomone. Non nascondo che l’emozione attanagliava il rapido
susseguirsi, nella mia mente, delle domande che avrei potuto rivolgergli e se mi avesse consentito
di dilungarmi … questi i miei pensieri che improvvisamente sono interrotti da:” Mi scusi è lei che
mi sta aspettando? … sono Leonardo e sono a sua disposizione.
Altezza Reale, molti sono coloro i quali non credono nella titolarità del Suo Titolo
"Certo,nell’arco degli anni passati, non sono stati pochi coloro i quali, spacciandosi truffaldinamente per
nobili d’alto rango e d’antica discendenza hanno inteso ingannare, moltissime persone
ottenendone così prima un grosso lucro e poi grosse denunce penali ricavandone giustamente
anche dolcissimi giorni di arresti domiciliari e di carcere. Nel mio caso sono in grado di dimostrare,
in qualunque momento, d’essere veramente Sua Altezza Reale e serenissima Leonardo I°
dell’antica Real Casa Salomone. Pensi che persino un Tribunale Italiano ha riconosciuti i miei Titoli,
con sentenza passata in giudicato, tale sentenza fu pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana(03/2008 inscritta n°683/2008 v.g resa esecutiva
con decreto del presidente del tribunale di Ragusa e pubblicata 11 dicembre 2009 G.U Regione
siciliana.
Non avevo dubbi del contrario e la mia presenza qui da Lei ne è la riprova. Ma, era
necessario che nei lettori di questa intervista fossero fugati i legittimi dubbi che
sorgono spontanei.
“Sono io ad esserle grato per avermi offerta l’opportunità di chiarire e didocumentare le mie affermazioni!.
Altezza Reale, avendo avuta l’opportunità d’intervistare precedentemente il Segretario
di Stato del Suo Principato d’Oriente, mi consenta di chiederLe semplicemente la
motivazione che l’ha spinta a dar vita al Suo Principato sotto la forma di Micronazione.
C'è chi fa nascere una micronazione anche per gioco, chi per concretizzare un sogno, chi per
rivendicazione di titoli ottenuti dai suoi avi. Poi c’è chi tenta di approfittare di situazioni poco
chiare in alcuni trattati per dichiarare l’indipendenza del suo regno, poi c’è chi crede di essere
divenuto padrone di una zona e si dichiara Stato indipendente. Ma tutte le micronazioni hanno in
comune la rivendicazione della propria
identità, della propria indipendenza e della propriasovranità
. Oltre a questi principi di base cerco di trasmettere nobili valori, cultura,e soprattuttospiritualità.
Altezza Reale, il Suo Principato d’Oriente ha già acquisito una congrua popolazione?
“Uno Stato non può e non deve essere giudicato per il numero dei cittadini che ne fanno parte (lo
stesso vaticano a pochissimi abitanti). Ma, per rispondere in politichese veritiero, così come
chiunque avrebbe fatto al posto mio … Non sono moltissimi né molti, sono un congruo numero di
liberi pensatori animati dal sacro fuoco della libertà.
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14.
Intervista al Segretario di Stato del “Principatod’Oriente” PUBBLICATO SU CONSUL PRESS- GIUGNO LUGLIO 2010
D. – Segretario, che cosa è il “Principato d’Oriente”?
R – Il “Principato d’Oriente” è una micronazione fondata il 21 Giugno 2009 da S.A.R.I. Leonardo I°
dell’antica Casata dei Salomone.
D – Quindi il “Principato d’Oriente” è una micronazione?
R – Si, trattasi di un'entità fatta nascere da S.A.R.I. Leonardo I° dell’antica Casata dei Salomone e
da alcune persone a lui accomunate da identità ed interessi culturali, che ambisce al
riconoscimento e all'indipendenza.
D - Che cosa è una micronazione virtuale?
R – E’ uno Stato senza territorio, una Nazione extraterritoriale
D – Segretario che differenze ci sono tra uno Stato ufficiale e il “Principato d’Oriente”?
R – il “Principato d’Oriente” è un sogno che diventa realtà: infatti come gli Stati riconosciuti
anch'esso si è dotato di un ordinamento, di cittadini e di una cultura propria. Il “Principato
d’Oriente” è delimitato da spazi virtuali o comunque dalla comunità di persone che ne fa parte. Al
contrario di un normale Stato però, ogni persona decide liberamente di farne parte. Il “Principato
d’Oriente” mira ad ottenere riconoscimento e indipendenza ed è questa la principale differenza con
gli Stati ufficiali che sono già in possesso di questi due elementi.
D - Perché il “Principato d’Oriente” dovrebbe aspirare ad ottenere l'indipendenza?
R - Perché il “Principato d’Oriente” è fornito di una propria tipica cultura e i suoi cittadini, divenuti
tali liberamente, si riconoscono in essa. Ogni persona ha il diritto inalienabile di fare parte della
Nazione dove più si sente rappresentato e ha il diritto di vivere sotto la sua giurisdizione, con i
giusti compromessi. I cittadini del “Principato d’Oriente” hanno il diritto inalienabile alla loro
autodeterminazione e al riconoscimento delle loro istituzioni e della loro sovranità.
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D - Ma è una simulazione virtuale di una Nazione?
R - Il “Principato d’Oriente” è una entità che è nata sotto il crisma della serietà e ha elementi,
come la cultura e l'ambizione chiaramente rivolta al riconoscimento ufficiale. Ora lascio a lei la
conclusione basata sulla serietà che contraddistingue il “Principato d’Oriente” .
D - Quali sono gli obiettivi del “Principato d’Oriente?
R - Lo scopo del “Principato d’Oriente” è riuscire ad ottenere il riconoscimento del proprio status di
nazione e l'ottenimento della propria indipendenza e della propria sovranità. Lo sviluppo di una
propria cultura e di un sistema migliore dove si dia maggiore importanza ai diritti naturali dei
cittadini.
D – Riconoscimento, Indipendenza, Stato, Nazione ... non le sembra che potrebbero
rimanere per sempre un sogno. Cosa dovrebbero dire le molte regioni in possesso di
una storia millenaria e che chiedono l'indipendenza della terra a cui appartengo.
R – Ogni persona ha il diritto di appartenere a una terra, a una nazione o a uno Stato in cui si
riconosce più dello Stato a cui appartiene e che non ha liberamente scelto. Consideri che chi
desidera l'indipendenza della propria terra, ma non è disposto a concedere lo stesso a chi vuole a
sua volta l'indipendenza della micronazione in cui si riconosce e a cui si sente di appartenere, vuol
dire dimostrare inconfutabilmente di essere autoritaro come lo Stato contro cui sta combattendo e
ponendo palesemente in mostra tutta per intera la propria ipocrisia.
D - Che forma di governo si è dato il “Principato d’Oriente”?
R - Una particolare forma di monarchia costituzionale, basta leggere la Carta Costituzione per
capire quanta libertà vi sia nel Principato; la libertà individuale viene tutelata al massimo. Si tratta
quindi di una Monarchia Costituzionale fondata su un sistema monarchico gestito con metodi misti
di democrazia e meritocrazia.
D - Perché diventare cittadino del “Principato d’Oriente” ?
R - Se ci si riconosce nei principi e nella identità del Principato questa è la propria nazione. Se si
vuol vivere in uno Stato libero, il Principato è il posto giusto. Un giorno non lontano tutti potranno
vivere liberi con le nostre leggi basate sulla libertà, tutelati dalle nostre istituzioni. Si può
contribuire a rendere il Principato una delle micronazioni più prestigiose, chi decide di farne parte
può dare realmente un contributo culturale.
D - Come si diventa cittadino?
R – Nel sito del Principato vi è una pagina specificatamente dedicata, basta seguire diligentemente
tutte le istruzioni. Non sono ammessi dati falsi di alcun genere.
D - Come faccio a dare il mio contributo culturare?
R - Partecipando attivamente alla vita del Principato e contribuendo così al suo sviluppo e alla sua
crescita.
D - Ho sentito alcune persone denigrarvi, come mai?
R - Non è raro che una persona qualunque non ci prenda sul serio e tenti di ridicolizzarci. Per
esempio succede che alcune persone passino tutta la vita pensando solamente al loro lavoro,
critichino il fatto che il nostro pensiero sia rivolto a una nazione che per il momento vive a metà
tra il sogno e la realtà. Solitamente sono dei falliti che non sanno nulla di micronazionalismo e che
attaccano o per invidia o per ignoranza.
D - Ma cosa si guadagna a diventare cittadino?
R - Se in un prossimo futuro dovessimo riuscire a raggiungere i nostri obiettivi si potrà vivere in
una nazione in cui si è scelto di vivere liberamente e dove si potrà pienamente godere della
propria vita, della propria libertà, realizzando così il sogno, di una moltitudine di uomini, che nel
passato, hanno dato la propria vita pur di trasmettere alle nuove generazioni il vero senso della
indipendenze e della libertà.