Dr. Med. Leonardo SALOMONE NAVARRA FLAVIO GUISCARDO DELLA TORRE DI BRETAGNA ARMORICA

Iridologo Naturopata Nutrizionista

Master di Nutrizione (istituto nazionale della nutrizione Roma)

Perfezionato in medicina biointegrata (università G. D'Annunzio Chieti)

Perfezionato in  fitoterapia clinica (università della Tuscia Viterbo)

Perfezionato in bioetica livello avanzato (università cattolica Roma) ecc.

 

La Pranoterapia

 

 

Pubblicato sul mensile “Avanguardia” – Giugno 1994

 

In questi ultimi venti anni si è discusso molto di pranoterapia, ma già da migliaia di anni in tutto il mondo e specialmente in Oriente, in Egitto, in Grecia essa era conosciuta per la sua efficacia nella cura di molte malattie. Per averne una migliore conoscenza analizziamo l’etimologia del termine pranoterapia. Prende origine dalla parola sanscrita pranache significa energia vitale. Essa emana dall’intero organismo di ognuno ma è più sviluppata in certe persone ed è altamente centralizzata nelle mani. Questa bioenergia tramite un autocontrollo viene sprigionata applicando le mani su un determinato punto malato dell’organismo, così questa energia che anima la materia ristabilisce nel malato un normale funzionamento degli organi.

Con essa quindi, un cattivo funzionamento dell’organismo dovuto a fattori diversi può ritrovare l’armonia della sua funzione. Si può dunque affermare che una mancanza di Prana può suscitare un’alterazione fisica e psichica negativa. I risultati positivi ottenuti dalla fluidologia sono così numerosi e fondati che la medicina ufficiale, anche se non può dare una spiegazione scientifica al fenomeno, ha dovuto ammettere la sua efficacia anche in molti casi in cui la scienza stessa si è rilevata impotente. La tecnologia moderna ha pochi mezzi di controllo del magnetismo. C’è la macchina di Kirlian che si basa su di una fotografia all’infrarosso e inoltre una macchina capace di misurare una energia calorifica delle mani indipendentemente dalla temperatura corporea. Sarebbe comunque positivo associare il pranoterapeuta al medico per accertare l’evoluzione, il miglioramento e la guarigione di un paziente ed evitare così che questo fenomeno ancora sconosciuto possa essere screditato da probabili impostori. Si può comunque affermare che una pranoterapia si rivela positiva in un numero infinito di problemi sia psicologici che fisiologici.

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